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    -50%
    Con questo corso vogliamo far conoscere l’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT). Vedremo il suo ruolo principale e cioè il contribuire al finanziamento delle "comunità della conoscenza e dell'innovazione" (o CCI), costituite da istituti di istruzione superiore, imprese, istituti di ricerca e altre parti che collaborano a progetti innovativi. Vedremo quando e dove è stato creato l’EIT e la sua natura come organismo comunitario indipendente. Le sue attività sono svolte in linea con le azioni a livello regionale, nazionale e intergovernativo. L'EIT è dotato di personalità giuridica, ha uno statuto specifico che definisce il suo funzionamento e le responsabilità dei suoi principali attori, tra cui il comitato di gestione, il direttore e la funzione di controllo interno. Vedremo quali sono i suoi obiettivi principali tra cui: promuovere la diffusione delle migliori pratiche per realizzare una cultura comune dell'innovazione e del trasferimento delle conoscenze; diventare un punto di riferimento globale come organismo di eccellenza nei settori dell'istruzione superiore, della ricerca e dell'innovazione.

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    Gli effetti devastanti dei diffusissimi rifiuti di plastica, dell'inquinamento da microplastiche e del cambiamento climatico globale sono onnipresenti. Nessuno può negare che siamo rimasti bloccati per troppo a lungo nel prendere impegni nel far fronte a questo problema. Sebbene riconosciuta come una straordinaria invenzione umana con un vasto insieme di eccezionali caratteristiche e applicazioni, le materie plastiche devono passare da un ciclo di vita lineare a uno circolare per poter preservare l'ambiente del nostro pianeta

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    Con questo corso vogliamo presentare come si regola nella UE la procedura della vendita all’asta delle quote di emissioni di gas a effetto serra. Capiremo prima di tutto cosa significa lo scambio di quote di emissioni di gas e poi vedremo i punti chiave di questo scambio e cioè la vendita all'asta che è stato il metodo predefinito per l'assegnazione delle quote dall'inizio della fase 3 del sistema nel 2013. Vedremo perché è considerato il metodo più trasparente per l'assegnazione delle quote e mette in pratica il principio "chi inquina paga" . Le imprese che rientrano nell'ETS dell'UE devono acquistare una percentuale crescente di quote tramite aste

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    Con questo corso vogliamo far conoscere il sistema di scambio di quote di emissioni di gas a effetto serra introdotto dalla UE. Viene fissato un tetto, o limite, sulla quantità totale di alcuni gas serra che possono essere emessi dalle fabbriche, dalle centrali elettriche e da altre installazioni del sistema produttivo. Il limite viene ridotto nel tempo in modo che le emissioni totali diminuiscano. Il sistema consente lo scambio di quote di emissione in modo che le emissioni totali degli impianti e degli operatori aerei non producano entro il massimo e possano essere utilizzate le misure meno costose per ridurre le emissioni

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    on questo corso faremo conoscere Il Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Intergovernmental Panel on Climate Change - IPCC) vedremo come si articola la sua organizzazione dei gruppi di lavoro: il gruppo di lavoro I che si occupa delle basi scientifiche dei cambiamenti climatici; il gruppo di lavoro II si occupa degli impatti dei cambiamenti climatici sui sistemi naturali e umani, delle opzioni di adattamento e della loro vulnerabilità; il gruppo di lavoro III si occupa della mitigazione dei cambiamenti climatici, cioè della riduzione delle emissioni di gas effetto serra. Vedremo quando e perché è nato e da chi dipende, capiremo come svolge il suo lavoro e illustreremo l'attività principale dell'IPCC cioè la preparazione a intervalli regolari di valutazioni esaustive e aggiornate delle informazioni scientifiche, tecniche e socio-economiche rilevanti per la comprensione dei mutamenti climatici indotti dall'uomo, degli impatti potenziali dei mutamenti climatici e delle alternative di mitigazione e adattamento disponibili per le politiche pubbliche.

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    Con questo corso vogliamo informare circa la Comunicazione della UE per una strategia globale a favore di uno sviluppo sostenibile. Vedremo da dove parte l'idea che la mondializzazione costituisce un motore potente per alimentare la crescita mondiale ed individuare i mezzi per rispondere a problemi globali come: sanità, istruzione, ambiente. Ma lasciate a loro stesse, le forze del mercato generano ed aumentano le diseguaglianze, le forze di esclusione e rischiano di creare danni irrimediabili all'ambiente. La mondializzazione deve dunque accompagnarsi a misure per evitare o attenuare questi effetti. Nei settori determinanti della società occorre migliorare la gestione mondiale, cioè promuovere un controllo più efficiente dell'interdipendenza. La Comunicazione presenta varie azioni per contribuire allo sviluppo sostenibile a livello mondiale che completano la strategia a favore dello sviluppo sostenibile del maggio 2001 e coprono gli aspetti economici, sociali, ambientali, finanziari, di coerenza delle politiche comunitarie e di governance a tutti i livelli.

    Ore: 1

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    Il presente corso vuole illustrare cos’è il Libro verde stilato dalla Commissione europea nel 2005 in risposta alla domanda perché bisogna risparmiare energia? Se le attuali tendenze di consumo continuano, il consumo di energia in Europa aumenterà del 10% nei prossimi quindici anni. La Commissione intende invertire questa tendenza combattendo le principali forme di spreco energetico. Il primo settore energetico che andremo ad analizzare è quello dei trasporti (rappresenta un terzo dei consumi totali della UE). Il predominio del trasporto su strada e la sua elevata dipendenza dal petrolio sono accompagnati da problemi di congestione e inquinamento che si aggiungono allo spreco di energia. Un'altra area interessata dal miglioramento dell'efficienza energetica è la produzione stessa di energia

    Ore: 5

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    Con questo corso illustreremo cos’è e quali sono gli obiettivi della strategia del New Deal europeo verso la neutralità climatica del 2050. Capiremo il perché la transizione verso la neutralità climatica offrirà opportunità significative, ad esempio un potenziale di crescita economica, di nuovi modelli di business e mercati, di nuovi posti di lavoro e sviluppo tecnologico. Cosa serve per metterlo in opera, incentivando anche in determinati modi lo sviluppo di certe iniziative come ad esempio attuare una revisione della direttiva sulla promozione delle energie rinnovabili, una revisione della direttiva sulla realizzazione di un'infrastruttura per i combustibili alternativi, un fondo sociale per il clima.

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    La sicurezza e la solidarietà sono fattori essenziali che contribuiscono a una politica energica efficace. L'Unione europea si propone di rivedere la propria politica energetica ponendo l'accento su questi due valori. L'obiettivo è ridurre il consumo di energia di circa il 15% e la quota di energia del 26% entro il 2020. L'Unione importa ogni anno il 54% dell'energia che consuma. Per questo, intende condurre una nuova politica energetica e ambientale. Tale politica è stata approvata dal Consiglio europeo nel marzo del 2007. In tale prospettiva, il piano proposto, articolato su cinque punti, deve contribuire al raggiungimento di tali obiettivi. Si prevede che le energie rinnovabili sostituiranno completamente le energie con emissione di carbonio entro il 2050. Cosa comporta questo? “Costerà” troppo nell’immediato applicare questo piano?

    Ore: 3

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    Il corso vuole illustrare cosa L’Italia sta facendo ed i fondamenti su cui si sta basando per recepire i nuovi regolamenti europei sull’efficienza energetica. Vedremo come in base a questi nuovi traguardi ambientali dell'UE, sono stati adottati gli investimenti e le riforme in materia di Transizione verde contenuti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, il quale prevede una serie di misure finanziarie per l'efficienza energetica che riguardano principalmente il settore dell’edilizia. Obiettivi dichiarati poi dal nostro Paese è la riduzione del 13% nelle emissioni di anidride carbonica ed il raggiungimento del 17% della produzione energetica da fonti rinnovabili.

    Ore: 3

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    Con questo corso si vuole informare come a livello europeo si è arrivati a stabilire una metodologia regolamentata a livello europeo per una progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all’energia. Cosa significa questo in termini pratici lo andremo ad analizzare elencando i punti chiave: Le specifiche per la progettazione ecocompatibile coprono tutte le fasi della vita di un prodotto: materie prime, fabbricazione, imballaggio, trasporto e distribuzione, installazione, manutenzione, uso e fine vita. Per ciascuna fase, vari organi nominati dai paesi dell'UE valutano una serie di aspetti ambientali, verificando aspetti quali i materiali e l'energia consumata, le emissioni ei rifiuti previsti nonché le possibilità di reimpiego, riciclo e recupero

    Ore: 2

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    Con questo corso spiegheremo i motivi che hanno portato l’Europa a divenire consapevole che serve una normativa europea sull’efficienza energetica e così nel 2005 ha stilato un vero e proprio libro verde per realizzare il principio del “Fare di più con meno”. la Commissione stima che l'UE potrebbe ridurre il consumo di energia del 20% entro il 2020, il che libererebbe una somma di 60 miliardi di euro all'anno per altri investimenti. Un tale livello di risparmio avrebbe avuto un impatto positivo sui cittadini dell'UE in due modi. Rafforzerebbe la competitività dell'industria europea e potrebbe portare alla creazione di un milione di posti di lavoro in settori correlati (gestione dei trasporti, tecnologie ad alta efficienza energetica, ecc.) Andremo ad analizzare in quali aree potrebbe essere rafforzata l'efficienza energetica, capiremo come si cerca di applicare le misure esistenti ma anche pensarne di nuove.

    Ore: 3

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    Con questo corso parliamo di un argomento particolare e cioè come le scienze tecnologiche e matematiche possono rivelarsi uno strumento molto utile per una gestione energetica intelligente e sostenibile. Andremo a vedere come la Modellizzazione, la Simulazione ed Ottimizzazione matematica hanno enormi effetti sull’innovazione industriale: sono strumenti affidabili, flessibili ed economici per la corretta gestione delle imprese e sono essenziali per razionalizzare l’utilizzo delle risorse energetiche per rendere efficienti i processi produttivi. In particolare, nel settore energetico il raggiungimento della competitività tecnologica di solito comporta lo sviluppo di precisi modelli matematici e simulazioni di processi industriali, come pure la progettazione di metodi per ottimizzare il processo decisionale basato su tali modelli di simulazione.

    Ore: 2

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    -50%
    Con questo corso si vuole informare sulla legislazione vigente e gli obblighi che ne derivano riguardo la diagnosi energetica per le aziende di grandi dimensioni ed energivore, per raggiungere livelli di efficienza. Quali sono questi obblighi? Ma perché si è arrivati ad un obbligo di legge, capiremo dunque prima di tutto l’importanza strategica della diagnosi energetica per raggiungere un efficientamento energetico e quindi ad un risparmio in bolletta, miglioramento della produttività e della competitività unita ad una riduzione delle emissioni di CO2. Vedremo chi deve eseguire questa diagnosi che è un ente esterno accreditato. Insomma Un percorso importante soprattutto in questa fase di transizione energetica e di aumento dei costi dell’energia.

    Ore: 2

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    -50%
    Con questo corso illustriamo il Piano SET ovvero Il piano strategico europeo per le tecnologie energetiche. E’ un piano essenzialmente tecnologico. Capiremo i punti chiave del piano che si sviluppano in: iniziative industriali europee che riguardano varie forme di energia. La percentuale di energia elettrica che si potrebbe produrre da fonti rinnovabili entro un determinato tempo. Cos’è l' iniziativa europea sulla rete elettrica, progettata per consentire al 50 % delle reti europee di integrare le fonti rinnovabili e per far corrispondere in maniera efficace la domanda e l'offerta. L'iniziativa per la cattura e lo stoccaggio dell'anidride carbonica come riesce a rendere commercialmente valide le tecnologie coinvolte

    Ore: 2

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    Con questo corso vogliamo informare cosa sta facendo l’Italia per cambiare la politica energetica e ambientale. Vedremo nel dettaglio come è stato istituito il Piano nazionale integrato per l’energia ed il clima (PNIEC). Andremo a vedere come sono stati stabiliti gli obiettivi nazionali al 2030 sull’efficienza energetica, sulle fonti rinnovabili e sulla riduzione delle emissioni di CO2, nonché gli obiettivi in tema di sicurezza energetica, interconnessioni, mercato unico dell’energia e competitività, sviluppo e mobilità sostenibile, delineando per ciascuno di essi le misure che saranno attuate per assicurarne il raggiungimento. Questo Piano è un tassello fondamentale per l’Italia nel contribuire in maniera decisiva alla realizzazione di un importante cambiamento nella politica energetica e ambientale dell’Unione europea.

    Ore: 2

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    Analizzeremo con questo corso i punti chiave del regolamento europeo sul finanziamento dell’energia rinnovabile. I finanziamenti devono provenire da tre fonti e vedremo quali sono. I finanziamenti devono rispettare determinate disposizioni. Il ruolo degli Stati membri: se intendono contribuire mediante un pagamento volontario (Stati membri contribuenti) o consentire l’installazione sul proprio territorio di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili (Stati membri ospitanti) ed in base al ruolo scelto quali informazioni devono fornire. Il ruolo della Commissione. Il sistema per la concessione della sovvenzione: quali i principi atti a consentire un processo competitivo per attenuare il rischio finanziario. Da quando si applica il Regolamento ed i periodi di attuazione.

    Ore: 2

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    -50%
    Con questo corso si vuole far conoscere la politica europea che si vuole adottare per rivedere il quadro strategico sull’energia e il clima. Andremo ad analizzare le azioni necessarie da intraprendere questa riforma. Un nuovo sistema di governance: il quadro 2030 propone una nuova governance basata su piani nazionali per un'energia competitiva, sicura e sostenibile. Riforma del sistema ETS dell'UE: cioè stabilire una riserva per la stabilità del mercato. Efficienza energetica: quali i miglioramenti in materia di efficienza energetica contribuiranno al raggiungimento di tutti gli obiettivi della politica energetica UE.

    Ore: 2

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    Magazzino e stoccaggio merci 4.0

    90,00 
    Per logistica 4.0 si intende l’applicazione dell’Industria 4.0 al mondo della supply chain e rappresenta la pianificazione efficiente di tutti i processi relativi allo stoccaggio delle materie prime, dei semilavorati e dei prodotti finiti, alla movimentazione e al trasporto. Implica un sistema di digitalizzazione dei processi per mezzo di soluzioni tecnologiche innovative, allo scopo di aumentare la connessione e la condivisione di dati lungo tutti gli anelli della supply chain, prevedendo anche una connessione tra macchine, sistemi di stoccaggio, macchinari e software. Affinché una logistica sia sempre efficiente, al variare dei processi industriali dovrà variare di conseguenza, adattandosi alle nuove tecnologie per portare vantaggi alla produzione e alla gestione delle merci in magazzino. Ecco, quindi, che la logistica 4.0 mette in campo robotica avanzata, realtà aumentata, internet delle cose (IoT), big data, machine learning, ecc.

    Ore: 13

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    -50%
    l corso vuole informare su come l'Unione europea (UE) abbia preso atto che fornire un'energia affidabile e conveniente ai propri cittadini è necessario per realizzare i suoi obiettivi per il 2030 . Uno scopo è trasformare il mercato dell'energia, ripensando il mercato dell'energia elettrica per attirare ulteriori investimenti. Si vedrà come i mercati transfrontalieri a breve termine (inclusi quelli infragiornalieri) siano essenziali per un mercato dell'elettricità efficiente. Questi devono essere concepiti in previsione del futuro sistema energetico, ossia un sistema che combinerà flussi transfrontalieri di energia elettrica su larga scala ed elevati volumi di produzione di energie rinnovabili variabili (la loro produzione essendo selezionata dalla natura non è costante ) e vedremo se sarà in grado di fare fronte alla rapida crescita delle rinnovabili oltre alla necessità di un funzionamento sicuro e stabile della rete elettrica.

    Ore: 2

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    -50%
    Il corso vuole illustrare cosa serve per incanalare le politiche mondiali verso uno sviluppo sostenibile. L’agenda 2030 ed i suoi 17 punti base su cui riflettere per raggiungere il target della sostenibilità. Sicuramente al centro ci dovranno essere le persone nel senso che bisogna porre fine alla povertà e alla fame, in tutte le loro forme e dimensioni, e ad assicurare che tutti gli esseri umani possano realizzare il proprio potenziale con dignità ed uguaglianza in un ambiente sano. Sul fronte della tutela del pianeta, bisogna essere determinati a proteggere il pianeta dalla degradazione, attraverso un consumo e una produzione consapevoli, gestendo le sue risorse naturali in maniera sostenibile e adottando misure urgenti riguardo il cambiamento climatico, in modo che esso possa soddisfare i bisogni delle generazioni presenti e di quelle future. Tutto ovviamente deve partire dalla collaborazione tra Stati. Insomma illustreremo il percorso che si è già avviato e capiremo in concreto come si può agire per applicare i principi dell’agenda 2030.

    Ore: 2

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    -50%
    Con questo corso vogliamo illustrare la smart city cioè una soluzione al problema della sempre più crescente urbanizzazione soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Illustreremo le cifre del problema: densità demografica, inquinamento e consumi energetici e per affrontarli la sfida delle smart city può essere una soluzione e vedremo come, a che filosofia abitativa bisogna affidarsi per far sì che città del futuro siano inclusive, sicure e sostenibili. Capiremo perché la parola d’ordine è resilienza. Vedremo perché per costruire una vera Smart city è importante partire da un’accurata lettura del territorio attraverso i suoi dati.

    Ore: 5

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    Le città sostenibili nel mondo

    50,00 
    Con questo corso vogliamo illustrare le soluzioni per i centri urbani del futuro per riuscire ad andare incontro al progetto “100 climate-neutral and Smart Cites by 2030” e perché deve partire dalla sostenibilità dei centri urbani l’azione verso questi obiettivi. Vedremo le azioni di ricerca e innovazione della missione che riguardano la mobilità sostenibile, l’efficienza energetica e il verde urbano, capiremo come alcune città partecipanti a questo progetto hanno la possibilità di realizzare iniziative comuni e potenziare le sinergie con altri programmi a livello globale con un occhio di riguardo all’Unione Europea e all’Italia.

    Ore: 5

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    -50%
    Con questo corso vogliamo dare una panoramica generale sull’industria del cemento e come mai si imputa a lei i maggiori livelli di emissioni di CO2. Vedremo come le imprese del settore, consapevoli del proprio ruolo nello sviluppo sostenibile, sono da sempre impegnate nella riduzione della propria impronta ambientale. In particolare, da anni investono nella ricerca sulla cattura della CO2 con interessanti progetti pilota per ottimizzarne le tecniche.

    Ore: 1

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